Scritto da: Staff Medelit
Il parto a casa pianificato e assistito da un’ostetrica professionista non presenta rischi maggiori di quello effettuato in ospedale, è quanto riscontrato da uno studio canadese.
Lo studio ha preso in esame 2889 nascite, avvenute in casa e in presenza di ostetriche professioniste, nello stato canadese della British Columbia, e 4752 nascite pianificate in ospedale assistite dallo stesso gruppo di ostetriche, raffrontate con 5331 nascite in ospedale assistite da medici. Le donne che avevano pianificato il parto in casa hanno presentato un rischio sensibilmente inferiore di interventi ostetrici e di esiti avversi, tra i quali: induzione del travaglio, monitoraggio elettronico del feto, anestesia epidurale, parto vaginale assistito, taglio cesareo, emorragie e infezioni.
La sicurezza del parto in casa è tuttora oggetto di dibattito da parte delle associazioni ostetriche di numerosi paesi occidentali. Le società Ginecologiche in America, Australia e Nuova Zelanda si oppongono al parto domiciliare mentre le stesse società in Gran Bretagna e Canada, insieme alle società Ostetriche di Canada, Australia e Nuova Zelanda lo supportano. In Canada la società di Ginecologia ha incoraggiato l’applicazione di maggiori studi per valutare la sicurezza del parto a domicilio.
Le donne selezionate per il parto a casa presentano minori rischi di interventi ostetrici ed eventi avversi. I neonati da parto in casa hanno presentato un rischio di morte simile o inferiore, benché le probabilità di dover essere ricoverati in ospedale siano risultate maggiori.
I fattori propri dell’ambiente domestico in grado di ridurre i rischi di un parto in casa rispetto a quello in ospedale non sono stati ancora ben compresi e potrebbero avere origine da bias statistici inerenti i campioni.“Non sottovalutiamo il grado di selezione spontantea che ha luogo in una popolazione di donne che opta per il parto in casa.” Scrivono che lo screening di idoneità da parte di ostetriche professioniste sostiene ampiamente una politica di scelta nel luogo del parto.
Fonti:
Canadian Medical Association Journal.
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