Scritto da: Staff Medelit

Alcune delle più spettacolari mete turistiche al mondo sono anche l’habitat naturale di alcuni tra i peggiori patogeni del pianeta.

Tra le malattie che rischiano di contrarre i turisti diretti verso mete internazionali troviamo la febbre gialla, la malaria e la poliomelite. Occorre proteggersi informandosi sulle vaccinazioni e le precauzioni necessarie per la propria destinazione. Il consiglio è quello di muoversi con anticipo facendosi vaccinare almeno un mese prima della partenza.

Poliomelite

La poliomielite è una grave malattia infettiva che colpisce il sistema nervoso centrale ed in modo particolare il midollo spinale.

Il contagio avviene per via oro-fecale, attraverso l’ingestione di acqua o cibi contaminati o tramite la saliva ed i colpi di tosse o gli starnuti di persone infette.

La polio porta ad una condizione nota come paralisi flaccida dei muscoli e colpisce generalmente più le gambe che  perdono progressivamente tono muscolare diventando flaccide. In casi di infezione estesa a tutti gli arti, il malato può diventare tetraplegico. Nella forma più grave (bulbare) vengono coinvolti i muscoli innervati dai nervi craniali, con una riduzione delle capacità respiratoria, di ingestione e di parola. In questi casi, è necessario supportare la respirazione. Negli anni ’50, quando la malattia era molto più diffusa, venivano infatti utilizzati a tal scopo i polmoni d’acciaio (oggi sostituiti da  ausili respiratori portatili).

Per chi ha in programma un safari in Africa, può essere utile valutare il richiamo per il vaccino della Poliomelite, anche se già fatto da bambini. Infatti, questa malattia è ancora presente in molte zone africane e asiatiche, e può essere contratta tramite cibo, acqua o anche persone infette.

Febbre Gialla

Il virus della febbre gialla viene trasmesso all’uomo dalla puntura di alcune particolari zanzare (lo stesso che trasmette  anche la dengue) che, a differenza delle zanzare che trasmettono la malaria, pungono nelle ore diurne.

L’infezione può manifestarsi con vari gradi di gravità. In molti casi decorre in modo asintomatico o con una sintomatologia molto lieve ed aspecifica. Altre volte compaiono improvvisamente febbre, dolori muscolari , senso di stanchezza, nausea e vomito. Nelle fasi iniziali sono possibili manifestazioni emorragiche e colorito giallastro della pelle (ittero).
Nella maggior parte dei casi la malattia si esaurisce entro qualche giorno giorno dall’a comparsa dei primi sintomi. In alcuni casi invece, dopo un lieve miglioramento, compaiono o si accentuano le manifestazioni emorragiche, che coinvolgono naso, gengive, apparato gastrointestinale (sangue nelle feci e nel vomito), accompagnate da segni di insufficienza epatica e renale.

Le Cascate di Iguazu , in Argentina, attraggono molti turisti, ma anche molte zanzare portatrici del virus della febbre gialla. La vaccinazione (o il richiamo a distanza di 10 anni dalla vaccinazione precedente) viene richiesta a coloro che si recano in alcune parti del Sud e Centro America o nell’Africa Tropicale. E’ necessario anche seguire una profilassi comportamentale per evitare i morsi delle zanzare.

Tifo

La febbre Tifoide o Tifo è un’infezione mortale comune nei Paesi in via di sviluppo, causata da un batterio  (salmonella sierotipi typhi)  che si trova in acqua o cibo contaminato.

L’incubazione varia tra i 3 e i 90 giorni (generalmente 1-3 settimane). I sintomi sono febbre elevata, mal di testa, malessere generale fino allo stato stuporoso e crampi addominali. Normalmente l’alvo è stitico ma a volte si presenta diarrea (a purea di piselli), più frequente nei bambini che negli adulti. Il tempestivo intervento con una terapa antibiotica riduce di molto i rischi dell’infezione. Molte persone si ammalano di febbre tifoide ogni anno, visitando Asia, Sud America e Africa. E’ sufficiente effettuare il vaccino 1 o 2 settimane prima del viaggio, controllando se è necessario fare il richiamo qualora si fosse fatta in passato.

Tetano

Il tetano è una grave malattia causata dall’azione della tossina tetanica, prodotta da batteri che vivono nel suolo o nell’intestino degli animali.

Il rischio è presente in ogni parte del mondo e il Tetano può essere fatale (20- 30% circa dei casi) ed il consiglio è di eseguire il richiamo ogni 10 anni.

Tetano

Prima di pianificare qualsiasi viaggio avventuroso, conviene quindi accertarsi di essere in pari con la vaccinazione antitetanica. L’infezione può scatenarsi in seguito a lesioni della pelle, congelamenti, scottature o punture.

L’infezione tetanica provoca violenti spasmi muscolari che possono essere così violenti da provocare fratture osse oppure interessare le corde vocali e i muscoli respiratori, mettendo in seria difficoltà la respirazione. Altri sintomi possono essere febbre, sudorazione, ipertensione arteriosa e tachicardia.

Epatite A

Uno dei maggiori piaceri dei viaggiatori è provare la cucina esotica; sfortunatamente il cibo e l’acqua contaminata possono provocare infezioni, come nel caso dell’epatite A. Questa è comune nei paesi in via di sviluppo, causando l’infiammazione del fegato.

La malattia generalmente esordisce con sintomi sovrapponibili ad una gastro-enterite, con febbre, dolori alle ossa, nausea e vomito con diarrea e ittero. Nell’andamento più classico ci sono 4 fasi: incubazione, periodo pre-itterico, ittero e convalescenza. L’incubazione dura 15-30 giorni a cui segue poi la fase pre-itterica della durata di una settimana, con aumento degli enzimi epatici, indicativi del coinvolgmento del fegato. Poi segue l’ittero (sclere gialle, fegato ingrossato, urine “marsala” e feci acoliche).

Se non si è stati vaccinati nel corso dell’infanzia conviene provvedere prima di partire.

Vaccino per l’Epatite B
Anche il virus dell’Epatite B causa infiammazione al fegato, ma si trasmette attraverso sangue e altri fluidi corporei, non con il cibo. Le aree più colpite sono Africa, Sud-Est asiatico, Medio Oriente, Isole del Pacifico, Caraibi e il bacino del Rio delle Amazzoni. Il vaccino è consigliato per i viaggiatori che si recheranno in questi paesi, soprattutto se missionari, volontari o militari.

Rabbia

La rabbia è causata da un virus che colpisce animali selvatici e domestici e si può trasmettere all’uomo e ad altri animali attraverso la saliva di animali infetti, quindi attraverso ferite, morsi o contatto con mucose anche integre.

La malattia porta ad una encefalite: una volta che i sintomi si manifestano, la rabbia ha ormai già un percorso fatale sia per gli animali che per l’uomo. Senza cure intensive la morte arriva entro una settimana.

La Rabbia è ormai diffusa in tutto il globo, ad eccezione dell’Antartico. Il maggior rischio per i viaggiatori è rappresentato dai cani randagi in Africa, Asia e Sud America, oltre che dalle scimmie che abitano i templi asiatici.

Se non viene trattata la malattia è fatale. Anche se ci si è sottoposti alla vaccinazione tri-dose occorre comunque curarsi recandosi presso l’ospedale più vicino.

Il vaccino infatti serve soprattutto per guadagnare tempo e ridurre i dosaggi delle terapie che andranno comunque eseguite in caso di morso di un animale infetto.

Vaccino anti-influenzale
Per chi esegue il vaccino anti-influenzale ogni anno, può essere utile considerare di farlo anche prima della partenza per alcune particolari destinazioni. Nell’emisfero sud del pianeta, le epidemie di influenza sono infatti più comuni nei mesi tra aprile e settembre; se per esempio si pensa di fare un viaggio di famiglia in Australia,  può essere utile fare il vaccino prima di partire.

Malaria

La malaria è una malattia potenzialmente letale trasmessa dalle zanzare. E’ più comune nelle aree sub-sahariane dell’Africa, ma si trova anche in alcune zone a sud dell’Asia e del continente Americano.

Dopo 9-14 giorni di incubazione tipicamente compaiono febbre alta, mal di testa, vomito, sudorazioni e tremori e altri sintomi simili a quelli di un’influenza.

I viaggiatori dovrebbero chiedere consulto al proprio medico sui pro e contro delle medicazioni per la prevenzione della malattia; altre strategie comprendono repellenti contro le zanzare, vestirsi con abiti a maniche lunghe e pantaloni lunghi, zanzariere intorno al letto.

Dengue

Di origine virale, la dengue è causata da quattro virus molto simili (Den 1, – Den 4) ed è trasmessa agli esseri umani dalle punture di zanzare.  Il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni, e in questo periodo la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri.

Normalmente la febbre compare nell’arco di 5-6 giorni dalla puntura di zanzara, con temperature anche molto elevate. Altri sintomi includono mal di testa acuti, dolori attorno e dietro agli occhi, dolori muscolari e articolari, nausea e vomito, eritema cutaneo che appare su tutto il corpo 3-4 giorni dopo l’insorgenza della febbre. I bambini affetti spesso non mostrano i sintomi tipici.

La diagnosi viene effettuata sulla base dei sintomi e della ricerca del virus o di anticorpi specifici nel sangue.

Per coloro che si recano in Caraibi, Asia Sud-Centrale e Centro America, la dengue è la più comune causa di febbre. Nella maggior parte dei casi le conseguenze sono lievi, in altri però lo sviluppo può essere fatale, a seguito di una febbre emorragica. Purtroppo non esistono vaccini, ma il rischio scende se ci si protegge adeguatamente dai morsi delle zanzare.

Tubercolosi

La tubercolosi, o TBC, è una malattia provocata dal bacillo chiamato Mycobacterium Tuberculosis. È una malattia che nella maggior parte dei casi interessa i polmoni, anche se qualsiasi organo può essere colpito.

Più del 90% delle persone che contraggono l’infezione non sviluppano la malattia. Il bacillo può rimanere inattivo per anni (condizione chiamata “infezione tubercolare”). Le persone con infezione tubercolare non presentano sintomi e non trasmettono la TBC agli altri.

In meno del 10% dei casi il bacillo diventa attivo, provocando la malattia tubercolare vera e propria. La malattia può manifestarsi anche diversi anni o decenni dopo il contagio.

Le persone affette da malattia tubercolare possono presentare tosse persistente con catarro (a volte striato di sangue), perdita di peso, stanchezza ed inappetenza, febbricola o febbre, sudorazione notturna.

La malattia si diffonde quando una persona tossisce, per cui è particolarmente pericolosa per chi lavora o è volontario in ospedali, prigioni e baraccopoli. Se si sospetta  il contagio, si può eseguire un test dermatologico, in modo da intervenire tempestivamente ed evitare complicazioni.

La tubercolosi (TBC) è più comune in Asia e nell’Africa sub-sahariana, anche se può essere trovata anche in altre zone del pianeta (oggi in Italia se ne registrano sempre più casi).

Leishmaniosi

Anche se dormire in spiaggia puo’ sembrare romantico, non dimentichiamoci che esistono mosche il cui morso provoca una malattia chiamata leishmaniosi . Il ceppo più comune, trovato in alcune zone di Medio Oriente, Asia, Africa e Sud America, causa piaghe alla pelle e ulcere, mentre un altro intacca gli organi interni, con conseguenze  anche mortali. Per evitare i morsi, conviene rimanere in casa nelle ore notturne, indossare abiti lunghi e calze. Inoltre è consigliabile proteggersi con spray contro gli insetti e zanzariere.

Filariosi
La Filariosi linfatica è causata da un piccolo verme parassita trasmesso tramite  il morso di zanzara. Molte persone in Asia, Africa e Pacifico Occidentale ne sono affette, e una piccola parte sviluppa l’Elefantiasi. I paesi più colpiti sono Haiti, la Repubblica Domenicana, Guyana,  e Brasile. I viaggiatori di passaggio corrono un pericolo relativo, ma è comunque consigliato prendere precauzioni contro i morsi delle zanzare.

Individuazione delle cimici dei letti

Le cimici dei letti non sono esigenti rispetto al loro alloggio, si trovano negli ostelli come negli alberghi a cinque stelle.

Provocano morsi rossi e pruriginosi su viso, collo, gambe, braccia e altre parti del corpo, la cui particolarità è che hanno un tempo di comparsa di 14 giorni circa dal momento del morso.

Per verificare un’eventuale infestazione subito, controllare se sono presenti piccoli insetti su lenzuola e cuscini, macchioline color ruggine sul materasso e odore dolciastro di muffa.

La diarrea del viaggiatore
La diarrea del viaggiatore è la malattia più diffusa tra i viaggiatori, colpendone più della metà. Chi si reca in America Latina, Medio Oriente, Africa e Asia è più a rischio. Raramente è pericolosa e di solito guarisce nell’arco di qualche giorno.

Esistono comunque alcuni passi per prevenirla, utili anche per altre malattie diarroiche come il colera, come evitare di bere acqua dal rubinetto, mangiare cibo dei venditori ambulanti, carne e pesce crudi o poco cotti, frutta e verdure non sbucciate e l’insalata (che probabilmente non è stata lavata con acqua minerale!).

Cosa fare con frutta e verdura?
Prendendo alcuni semplici precauzioni, si può godere anche di frutta e verdura mentre si è in viaggio: evitare di mangiarle crude se non si possono sbucciare in prima persona. Le regole base: bollire, cuocere, sbucciare o evitare di mangiare. State anche attenti a deliziose bibite, invitanti cocktails esotici e frullati che potrebbero contenere ghiaccio non purificato.

Purificazione dell’acqua

“Non bere l’acqua del rubinetto” dovrebbe essere il mantra dei viaggiatori internazionali, ma ci sono diversi modi di purificare comunque l’acqua. Il miglior modo è di bollirla per almeno un minuto, se non fosse possibile si possono utilizzare delle tavolette di iodio, che però non assicurano l’eliminazione di tutti i parassiti. Anche un filtro portatile può tornare utile. Se si decide di comprare acqua in bottiglia, controllarne la fonte.

Antibiotici per la diarrea
Anche prendendo tutte le precauzioni sopra citate, esiste una possibilità che  si venga colpiti della diarrea del viaggiatore: se ci si sta recando in un’area dove è facile ammalarsi chiedere al medico di prescrivervi un antibiotico da mettere in valigia per ogni evenienza. In caso anche questo non producesse gli effetti desiderati, sarebbe meglio fare un test per controllare che non siano in corso infezioni parassitarie.

Precauzioni contro la disidratazione
Avventurarsi in climi caldi e umidi, potrebbero porre i viaggiatori a rischio di disidratazione; il pericolo aumenta se si viene colpiti da attacchi di diarrea. I sintomi della disidratazione comprendono occhi scavati, mucose secche e diminuzione della produzione di urina. Le bevande sportive possono aiutare nella re-idratazione, ma non nei casi di diarrea, per cui sarebbe meglio assumere una soluzione orale appositamente studiata per la re-idratazione.

Precauzioni contro le scottature solari
Poche cose riescono a togliere il divertimento ad una vacanza sulla spiaggia come una pelle rossa e spellata. A parte essere doloroso, i raggi UV e le scottature possono portare ad un prematuro invecchiamento della pelle ed aumentare il rischio di cancro alla pelle. Proteggetevi quindi con creme solari ad alta schermatura, che blocchino i raggi UVA e UVB, ed evitate l’esposizione nelle ore più calde, anche nelle giornate nuvolose.

Precauzioni durante la gravidanza
Essere incinta non impedisce di viaggiare, ma andrebbero prese alcune precauzioni: la raccomandazione maggiore è evitare i paesi a rischio di malaria. Vanno rigorosamente seguite le indicazioni per mangiare e bere in modo sicuro, perchè i rischi in gravidanza sono maggiori. Nel terzo trimestre in particolare occorre assicurarsi di avere un ospedale vicino in caso di ogni necessità.

Precauzioni per i bambini piccoli
Il modo migliore per proteggere i neonati da malattie alimentari è proseguire l’allattamento durante il viaggio. Se non fosse possibile,  assicurarsi di bollire bene l’acqua o utilizzare quella in bottiglia; fate attenzione perchè i bambini piccoli affetti da diarrea si disidratano velocemente e potrebbero necessitare di cure mediche. Sono inoltre più esposti a complicazioni se contraggono la malaria o altre infezioni.

Kit di Pronto Soccorso per viaggiatori

Si possono acquistare dei kit di pronto soccorso da viaggio già pronti oppure o metterne insieme uno per conto proprio ed in base alle proprie esigenze.

Dovrebbe comunque contenere: guanti sterili, cerotti di diverse misure, garze, disinfettante, batuffoli di cotone, forbici, bendaggio elastico per gli strappi muscolari, creme antibiotiche ed antimicotiche, crema antiistaminica, gel all’aloe, collirio, e una scheda informativa per il primo soccorso Dovreste poi avere con voi ogni medicina che assumete regolarmente, con  le istruzioni e la ricetta del medico.

Assicurazione di viaggio ed evacuazione
Prima di partire controllate quali servizi sono coperti all’estero dalla propria assicurazione sanitaria o di viaggio, potreste aver bisogno di fare un supplemento che garantisca il pagamento delle spese mediche all’estero. L’assicurazione per l’evacuazione è una polizza particolare che copre il costo di un’aero-ambulanza, è particolarmente importante per coloro che si recano in luoghi con poche strutture sanitarie.

Di origine virale, la dengue è causata da quattro virus molto simili (Den-1, Den-2, Den-3 e Den-4) ed è trasmessa agli esseri umani dalle punture di zanzare che hanno, a loro volta, punto una persona infetta. Non si ha quindi contagio diretto tra esseri umani, anche se l’uomo è il principale ospite del virus. Il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni, e in questo periodo la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri.