Scritto da Staff Medelit

Il famoso chef Jamie Oliver sta portando avanti, da qualche tempo, una crociata per far passare una discussa legge che introdurrebbe una tassa sulle bevande zuccherate in Inghilterra.

Ma nessuno ci dice che, in realtà, la maggior parte dei cibi che vediamo sugli scaffali dei supermercati sono rimpinzati di zuccheri che ingeriamo, senza sapere, nella nostra dieta di tutti i giorni.

I telegiornali inglesi sono stati recentemente inondati di notizie dell’audace proposta di Jamie Oliver, star-chef della tv inglese e paladino della dieta sana, di tassare le bevande zuccherate così da dissuadere gli inglesi dal consumarne così tante.

In effetti lo zucchero sembra essere diventato il “nemico pubblico numero uno” ed alcuni esperti l’hanno recentemente definito come la “droga più pericolosa del secolo”, invitando governi ed istituzioni ad intervenire, per obbligare le aziende alimentari ad avvisare i consumatori della pericolosità dei prodotti ad elevato contenuto di zuccheri.

Paesi quali Regno Unito e Stati Uniti hanno individuato un vero e proprio problema di “dipendenza” da zuccheri nelle loro popolazioni, che stanno portando a gravi conseguenze, con crescenti tassi d’incidenza di malattie quali diabete, obesità e cardiopatie.

Di conseguenza, sono state avanzate varie proposte per aiutare a ridurre il consumo di zuccheri, uno tra i quali è proprio stato quello di introdurre una tassa sullo zucchero, del 10-20%.

Ma, al di la di biscotti, merendine, caramelle ed i tanti altri classici cibi in cui tutti sappiamo essercene tanto, è veramente possibile evitare l’assunzione di zucchero anche solo mangiando i prodotti etichettati e venduti come “sani”?

Sembrerebbe proprio di no.

Infatti vi sfidiamo a scegliere a caso 4-5 prodotti che definireste “sani” e a leggerne le etichette come abbiamo fatto noi.

Ecco le nostre star:

Passata di pomodoro

Amiamo la nostra pasta al pomodoro e poi, è sana…o no? La prossima volta che impugnate la vostra passata di pomodoro preferita al super, provate a guardare quanto zucchero c’è dentro. Nella maggioranza delle passate in commercio, ci sono dai 3 ai 5 cucchiaini di zucchero a bottiglia. Se poi passate lo sguardo al ketchup o ai sughi pronti o preparati a base di pomodoro preparatevi al peggio. La buona notizia è che ci sono anche alcune (si, solo alcune) passate e sughi che contengono pochi zuccheri, quindi vale la pena di leggere bene quell’etichetta.

Succhi di frutta

La domanda sorge spontanea…perchè mai aggiungere zucchero ad un succo di frutta?! Beh, la risposta non la conosciamo, ma un buon motivo ci sarà visto che la stragrande maggioranza dei succhi di frutta in commercio ha zuccheri (e non pochi) aggiunti.

Addirittura alcuni ne contengono così tanti da raggiungere i livelli delle famigerate e discusse bevande gassate (una bottiglia da mezzo litro di Pepsi o Coca-Cola contiene la bellezza di 14 cucchiaini di zucchero).

Quindi attenzione, perchè se non c’è scritto “senza zuccheri aggiunti” con quella “sana” bottiglia di succo di frutta state mandando giù anche dieci o più cucchiaini di zucchero, oltre ovviamente agli zuccheri che madre natura ha già più che generosamente inserito nella frutta.

Per curiosità fate una prova. Prendete un bicchiere e metteteci dentro 10 cucchiaini di zucchero. Affiancate poi una classica confezione di succo di frutta…e osservate le proporzioni.

Tra l’altro, tornando agli zuccheri nei succhi di frutta, la cattiva notizia è che già anche solo quelli senza zuccheri aggiunti andrebbero consumati con moderazione. In effetti, sorpresa sorpresa, la frutta è…zuccherata!

Per quanto sani quindi, i succhi di frutta andrebbero consumati con attenzione e sarebbe sicuramente più consigliabile convertirsi ai centrifugati freschi fatti in casa, in cui non solo si conservano meglio le caratteristiche nutritive e si possono diluire gli zuccheri della frutta con la migliore risorsa energetica e nutritiva della verdura.

Yogurt magri

Quanti di noi optano per uno yogurt per tappare il “buco allo stomaco” di metà mattinata e scongiurare il rischio di cadere nella trappola della merendina per quelli che “non ci vedo più dalla fame”?

Ahimè ci tocca darvi la brutta notizia: la maggior parte di quegli apparentemente del tutto innocenti yogurt che vi infilate in borsa la mattina, per quanto tatticamente etichettati come “magri” contengono, oltre ad una sconosciuta miscela di misteriosi aromi, anche dai 3 ai 5 cucchiaini di zucchero.

E qui purtroppo la ricerca del realmente sano sembra diventare una mission impossible visto che in un banco frigo medio lo yogurt senza zuccheri aggiunti è una rarità equivalente al ritrovamento di un Picasso originale nel mercatino delle pulci sotto casa. Tuttavia, alcuni dicono che ci si possa salvare con il minore dei mali che sarebbe lo Yogurt Greco, rigorosamente naturale (che in effetti, avrete notato…ci risulta un po’ acidino, no?)

I Cereali

Ciambella o cereali? La risposta viene spontanea, sarà per tutta quella serie di pubblicità con fisicatissime fanciulle che amano, d’abitudine, concludere le colazioni mattutine con una prova jeans.

In realtà il mondo dei cereali è un ottimo esempio di acquisita maestria nel packaging ingannevole in quanto è stato dimostrato che molti dei “sani” cereali in commercio contengono, nel quantitativo di una sola tazza, più zucchero di una ciambella.

I sostituti del latte

Mandorla, soia, riso…diciamo che oggigiorno per vegani, intolleranti o semplicemente nemici del latte c’è da far festa con la quantità di sostituti tra cui scegliere. Anche qui c’è il trucco però, visto che le versioni low-cost dei surrogati del latte spesso compensano la scarsità di “contenuti” con massiccie dosi di zucchero.

In conclusione, per quanto si siano fatti grandi passi avanti grazie all’obbligo di informare i consumatori sui contenuti nutrizionali dei prodotti in vendita nei supermercati, e per quanto sia utile ogni proposta “estrema” che provochi discussioni e faccia quindi parlare del problema, resta il fatto che ancora oggi molti di noi consumano grandi quantità di zucchero senza saperlo e per di più anche quando si acquistano cibi che ci vengono venduti come “sani”

E’ quindi giusto che governi e istituzioni discutano tutte le manovre attuabili per poter arrivare a controllare e disincentivare l’industria alimentare così che contenga l’aggiunta di zuccheri nei prodotti sul mercato, ma è altrettanto importante che anche noi consumatori cambiamo rotta, iniziando ad informarci realmente e a caricare una sana dose di critica nei nostri carrelli della spesa.

Il rischio è, altrimenti, quello di trovarci tra qualche anno a qualche riunione degli Zuccherofili Anonimi a lamentarci, insieme ad altri obesi, diabetici e cardiopatici come noi, di come sia tutta colpa della gobalizzazione!!!