Riabilitazione Cardiologica: Meglio a Domicilio
Riabilitazione Cardiologica: meglio a casa propria Un’analisi combinata pubblicata sul British Medical Journal da un team di ricercatori americani, inglesi e polacchi ha recentemente raccolto i dati riportati da ben 12 studi clinici riguardanti la riabilitazione cardiologica svolta a domicilio del paziente ed ha evidenziato che non ci sono differenze in termini di risultati ottenuti rispetto alla riabilitazione svolta presso strutture di ricovero. Lo studio comprendeva l’analisi dei dati raccolti da 1938 pazienti provenienti da diverse nazioni (UK, USA, Canada, Italia, China, Turchia ed Iran). Nel confronto tra pazienti sottoposti a riabilitazione cardiologica domiciliare ed ospedaliera, non sono state rilevate differenze in termini di mortalità, patologie cardiache, capacità motorie, presenza di fattori di rischio modificabili (fumo, ipertensione, colesterolemia) e qualità di vita negli individui a basso rischio di ulteriori episodi di infarto miocardico e rivascolarizzazione. I dati hanno inoltre evidenziato che i pazienti sottoposti ad assistenza riabilitativa direttamente a casa avevano maggiori probabilità di attenersi al programma riabilitativo. Questo dato è risultato particolarmente interessante visto che una delle maggiori problematiche della riabilitazione cardiaca sta proprio nella scarsa partecipazione dei pazienti ai programmi forniti presso strutture esterne come ospedali o palestre. Il gruppo di ricerca ha evidenziato diversi motivi per i quali i pazienti tendevano ad abbandonare la riabilitazione organizzata presso centri esterni tra cui problemi di limitazioni in accessibilità e parcheggio, impegni famigliari e scarsa tolleranza all’attività di gruppo. Questi problemi vengono superati grazie ai programmi di assistenza domiciliare e a costi sovrapponibili (per il sistema sanitario) a quelli dei servizi sanitari presso strutture esterne. Le linee guida raccomandano l’attuazione di una riabilitazione cardiologica dopo infarto cardiaco o intervento di bypass coronarico così da promuovere il recupero e prevenire ulteriori eventi cardiaci avversi. E’ stato infatti dimostrato che la riabilitazione può migliorare le condizioni fisiche e ridurre di conseguenza la morbidità e mortalità associate alle cardiopatie e coronaropatie. I programmi di riabilitazione cardiaca comprendono generalmente l’esercizio fisico, l’educazione comportamentale, il counselling e tutte le forme di supporto e le strategie mirate a ridurre i fattori di rischio per le patologie coronariche. Purtroppo in Gran Bretagna meno del 40% dei pazienti che sopravvivono ad un attacco cardiaco si sottopongono alla riabilitazione cardiaca. Questa ricerca conferma quanto già rilevato da altri studi e cioè che la riabilitazione cardiaca domiciliare è efficace quanto quella svolta presso strutture sanitarie esterne in termini di sopravvivenza dei pazienti. La decisione rispetto allo svolgimento della riabilitazione a casa o presso una struttura esterna dovrebbe essere presa in base alle singole esigenze così da aumentare più possibile le probabilità di partecipazione del paziente.