Le visite domiciliari erano un’abitudine in tutto il mondo fino solo a qualche anno fa. Negli Stati Uniti, fino agli anni ’30 circa il 40% degli incontri con il medico avveniva direttamente a casa. ma negli anni successivi le visite domiciliari si sono ridotte così che negli anni ’50 solo il 10% degli appuntamenti con il medico avveniva a casa e negli anni ’80 la visita domiciliare è diventata una rarità, con l’uscita del medico per un paziente ogni 100 visitati.

Nel corso degli ultimi anni, con l’aumentare dell’età demografica, si è visto un cambiamento nelle esigenze della popolazione che, diventata più anziana e spesso affetta da patologie croniche debilitanti, ha portato ad una sempre maggiore necessità di assistenza in casa. Questo processo ha inevitabilmente coinvolto, insieme a tutta una serie di figure addette all’assistenza sia sociale sia sanitaria, anche il medico, cui viene sempre più spesso richiesto l’intervento in casa.

I vantaggi delle visite domiciliari negli anziani:

La visita domiciliare ha dei suoi evidenti vantaggi. Permette infatti una prospettiva unica sulla vita del paziente che non è normalmente visibile e pienamente valutabile in un ambulatorio o in un reparto ospedaliero.

L’incontro a domicilio tra medico e paziente contribuisce ad incrementare il livello di conoscenza e comprensione che il medico raggiunge circa l’ambiente di vita ed il supporto ricevuto dalla persona malata.

Questo assume particolare rilevanza nelle persone anziane ed in quelle affette da patologie croniche, in cui spesso occorre assistenza di tipo multidisciplinare e quindi ad una valutazione del paziente che non può implicare la sola storia e visita medica, ma deve includere aspetti quali quelli psicologici, sociali e organizzativi. Il medico che visita un anziano affetto da piede diabetico, ad esempio, non può fare a meno di valutare, insieme alla storia medica ed alla valutazione clinica, anche aspetti quali lo stile di vita del paziente, che include aspetti quali l’igiene, la dieta, l’attività fisica, le abitudini, l’ambiente stesso in cui il paziente vive e si trova.

Alcune di queste informazioni, a volte di difficile reperibilità, soprattutto nel paziente anziano, in cui la raccolta anamnestica può diventare difficoltosa, possono essere immediatamente evidenti già solo eseguendo la visita in casa.

La popolazione anziana presenta inoltre un più elevato grado di emarginazione. C’è infatti una quota non facilmente valutabile di anziani che non si rivolgono al proprio medico per farsi aiutare già solo perchè l’andare in ambulatorio rappresenta per loro un ostacolo insormontabile, magari anche già solo per motivi psicologici e/o sociali. La visita domiciliare diventa quindi in alcuni casi l’unico mezzo per poter raggiungere una quota di popolazione che spesso riceve assistenza sanitaria solo quando è troppo tardi.

Per i pazienti anziani che proprio non possono muoversi da casa, lo scopo delle visite domiciliari è spesso quello di preservare lo stato funzionale e prevenire il deterioramento di tutte quelle attività tipiche della vita quotidiana, ritardando quindi l’ospedalizzazione che può in alcuni casi portare ad un peggioramento dal punto di vista cognitivo e di indipendenza sociale.

Il medico, in questi casi riesce, con la visita domiciliare, a meglio valutare la sicurezza dell’ambiente e l’adeguatezza ed il coordinamento dell’assistenza ricevuta dal paziente sia da parte dei famigliari sia da parti di eventuali operatori socio-sanitari. Diventa quindi più semplice individuare quei casi in cui non vi siano più le condizioni di sicurezza per poter mantenere la persona a casa e sia quindi necessario richiederne il ricovero in ambiente più sorvegliato e protetto.

Che prospettive per il futuro?

E’ ormai evidente che l’assistenza domiciliare, anche se per motivi diversi rispetto al passato, sta oggi tornando ad assumere molta rilevanza e la visita medica domiciliare rappresenta una componente essenziale di una sanità che mira sempre più a centrarsi sulle esigenze del paziente.

In una sanità che si evolve, valutando la persona nel suo insieme psico-fisico e curandola in modo personalizzato, ci si è quindi accorti che la visita medica a domicilio, in particolare per il paziente anziano, allettato o emarginato, e per il suo medico, resta uno strumento essenziale ed insostituibile per l’instaurarsi del necessario rapporto umano, per la più veritiera valutazione dei bisogni e per il corretto mantenimento di una visione d’insieme necessaria per il coordinamento degli interventi da eseguire.

Tale è la necessità di conservare questa forma di assistenza medica, che sono stati creati servizi intermante dedicati proprio alla medicina domiciliare, come ad esempio Medelit, gruppo fondato da medici che, con un’equipe completa e coordinata di specialisti, infermieri, fisioterapisti, psicologi, logopedisti e podologidi, si sono dedicati interamente alla pianificazione e ottimizzazione dell’assistenza domiciliare e sono oggi un punto di riferimento completo per chi ha bisogno di assistenza a casa.

Il vantaggio di oggi, è inoltre quello che, a dar manforte ai benefici del “ritorno” della visita domiciliare, sono comparsi diversi ed interessanti strumenti tecnologici in grado di facilitare la vita sia al paziente sia al medico, ampliando i livelli di comunicazione e monitoraggio ed aumentando la sicurezza delle cure domiciliari.

I migliori sistemi sanitari utilizzano oggi la combinazione di domiciliarità e supporto telematico dei più innovativi sistemi di telemedicina per attuare piani di assistenza e cura dedicati, in cui la tecnologia supporta ed implementa le possibilità di cura, mantenendo la centralità del rapporto tra medico e paziente, per il quale, la visita domiciliare si è evidenziato essere uno strumento efficace ed insostituibile.

Da questo si evince che anche la medicina è disposta a fare un passo indietro, quando questo permette di farne due in avanti e quindi…bentornato Medico a Domicilio!