Il Morbo di Alzheimer : Consigli per mantenere una vita normale a Casa
Convivere con l’ Alzheimer e’ una sfida per chiunque. E’ difficile ricordarsi le cose, prendere delle decisioni e mantenere le abitudini di vita di sempre. Qui trovate alcuni suggerimenti per rendere la vita più’ semplice e normale.
Come affrontare la perdita di memoria:
- Tieni sempre vicino un quaderno per segnare le cose importanti: numeri di telefono, nomi, idee varie, appuntamenti, indirizzo e indicazioni per arrivare a casa;
- posiziona bigliettini promemoria per casa così da ricordarti le cose all’occorrenz;
- utilizza contenitori/barattoli/cassetti etichettati con parole o fotografie che ne descrivano i contenuti;
- crea una bacheca con le foto delle persone che frequenti di più, scrivendo il nome del soggetto sotto ciascuna foto;
- tieni un elenco chiaro dei numeri di telefono importanti vicino al telefono;
- chiedi ad un amico/familiare di chiamare per ricordarti gli impegni importanti (appuntamenti, orari dei farmaci, ecc.);
- utilizza un calendario per tenere conto del tempo e delle date da ricordare.
Come evitare di perderti:
- chiedi a qualcuno di accompagnarti quando esci di casa;
- chiedi aiuto se hai bisogno e spiega che hai un problema di memoria;
- portati dietro sempre un foglio scritto con l’indirizzo di casa, l’indirizzo di destinazione e magari anche le indicazioni per arrivare;
- portati dietro un’agenda con i numeri di telefono di parenti e amici più vicini da contattare qualora ti trovassi in difficoltà.
Come pianificare la giornata?
Avere l’Alzheimer non significa non poter fare nulla! Basta pianificare la giornata così da “facilitarsi” la vita:
- Dedicati ad attività che ti piacciono e che può fare in tutta sicurezza;
- Pianifica gli impegni per i momenti della giornata in cui ti senti tendenzialmente più in forma;
- Prenditi tutto il tempo necessario e se le cose diventano troppo impegnative, fai una pausa.
Come si può facilitare la comunicazione?
La comunicazione con gli altri sarà più’ facile se:
- ti prendi tutto il tempo necessario e non ti fai mettere fretta;
- se fai fatica a capire non porti problemi: chiedi alla persona con cui parli di ripetere o di parlare più’ lentamente;
- evita i luoghi rumorosi e trova un posto tranquillo per parlare.
Come convivere con l’Alzheimer restando a casa:
Innanzitutto non sentitevi soli! Ci sono numerose organizzazioni locali e gruppi di supporto dedicati al sostegno sia dei pazienti affetti da Morbo di Alzheimer sia dei famigliari. Lo stesso medico di base è sicuramente fonte preziosa di informazioni utili.
Un ambiente di casa tranquillo e stabile riduce i problemi mentre le situazioni nuove, il rumore, le folle o la pressione di sentirsi mettere fretta o “sotto esame” risultano deleteri per chi è affetto dal morbo di Alzheimer. Uno dei trucchi nella vita quotidiana sta comunque sicuramente nel mettere in pratica sin da subito delle misure atte a creare una routine:
- Chiedi aiuto ad un famigliare o conoscente per riorganizzare armadi e cassetti così da rendere più semplice trovare le cose;
- Tieni un elenco dei numeri di emergenza a fianco al telefono;
- Dai una copia delle chiavi di casa ad un vicino di cui ti fidi;
- Chiedi ad un famigliare, amico o a chi ti assiste di fare un controllo routinario giornaliero per casa di elettrodomestici, posta e cibo deteriorabile;
- Fai regolare esercizio fisico. Oltre ai benefici per la salute in generale e per il cuore, dagli ultimi studi sembrerebbe che l’esercizio prevenga il deterioramento cognitivo e migliori l’umore nelle persone affette da Alzheimer;
- Segui una dieta bassa in grassi e ricca in frutta, verdura e omega-3. La maggior parte degli studi riporta un effetto benefico di queste norme dietetiche sulle funzioni cerebrali. Non è invece consigliabile assumere integratori quali omega-3, vitamina E, gingko, ecc. senza la supervisione del vostro medico. Alcuni di questi integratori non hanno effetti dimostrati, altri interagiscono con i farmaci normalmente prescritti per l’Alzheimer ed alcuni (es. la vitamina E) possono addirittura essere pericolosi;
- Mantieni una vita sociale e stimola la mente con attività intellettuali: non solo vivrai meglio, ma aiuterai a preservare la mente;
- Se non ce la fai da solo, fatti aiutare per la spesa, le pulizie, la preparazione dei pasti ed il trasporto. Le organizzazioni locali sono fonte utile di consigli riguardo le associazioni a cui rivolgersi per ricevere assistenza domiciliare;
E’ importante capire che ad un certo punto potrà diventare troppo impegnativo o rischioso vivere da soli. Tuttavia nelle prime fasi della malattia, molte persone si gestiscono autonomamente, grazie all’aiuto di famigliari, amici e all’assistenza domiciliare di comunità e tramite l’applicazione di piccoli adeguamenti ed alcune misure di sicurezza.
Segnali precoci del morbo di Alzheimer
I segnali delle prime fasi di Alzheimer non sono sempre chiari e di conseguenza può’ essere difficile distinguerli da cambiamenti naturali di memoria legati all’invecchiamento.
Inoltre spesso si confonde l’Alzheimer con la demenza. Quale e’ la differenza?
L’Alzheimer e’ una malattia, mentre la demenza e’ un gruppo di sintomi che includono perdita di memoria, raziocinio e capacita’ di giudizio. La demenza può si essere causata dall’Alzheimer, ma può’ anche risultare da altre condizioni.
L’età porta fisiologicamente ad una perdita di memoria, ma quando questa arriva ad interferire con la vita quotidiana, il processo non può essere giustificato dalla sola età.
Generalmente, i primi segni comuni di Alzheimer o altre forme di demenza includono:
- Perdita di memoria. Benché’ i ricordi più’ lontani vengano più spesso risparmiati, le persone affette da demenza tendono a dimenticare le esperienze e le date più recenti.
Tutti possiamo dimenticare alcuni dettagli relativi ad un evento recente o una conversazione, magari ricordandocelo più’ avanti. Le persone affette da demenza possono dimenticare tutto l’insieme dell’evento.
- Ripetizione. Le persone con demenza possono ripetere i racconti, delle volte parola per parola. Possono continuare a ripetere la stessa domanda, dimenticandosi di aver già ricevuto risposta;
- Problemi di linguaggio. Tutti noi facciamo fatica delle volte a ricordarci una parola. Le persone con demenza possono avere dei grossi problemi a ricordare anche solo le parole di base. Il modo di parlare può’ essere deformato e difficile da comprendere;
- Cambiamenti di personalità’. Le persone affette da demenza possono avere dei cambiamenti istantanei di disposizione. Possono emozionarsi- rallegrarsi o arrabbiarsi- senza alcun motivo. Possono isolarsi, diventare inusualmente sospettosi verso un famigliare o viceversa fidarsi ciecamente di perfetti sconosciuti;
- Disorientamento e confusione. Possono perdersi in posti ben conosciuti o trovarsi in difficoltà a compiere le attività’ più banali, quali la preparazione della cena o farsi la barba;
- Trascuratezza. A volte questo e’ il segno più’ evidente della malattia di Alzheimer. Persone che si vestivano con cura ogni giorno possono cominciare a indossare dei vestiti macchiati o non fanno più’ il bagno;
- Comportamento strano. Le persone con Alzheimer o altri tipi di demenza sono propensi a posizionare gli oggetti in posti inappropriati. Possono mettere lo spazzolino nel frigorifero o il latte nell’armadio;
Avere questi sintomi non significa automaticamente avere il Morbo di Alzheimer, ma è sicuramente consigliabile fissare un appuntamento con un medico per una visita.
Quando vedere un medico
Per un primo appuntamento ci si può rivolgere al proprio medico di base che potrà eventualmente indirizzare al medico specialista più indicato (es. neurologo o psichiatra). Con il passare del tempo potrebbe essere necessario l’intervento di un’equipe di professionisti esperti che potrà intervenire in modo integrato.
Sfortunatamente non ci sono dei test definitivi per la diagnosi di Alzheimer. Il medico puo’ utilizzare diverse tecniche per la diagnosi. Oltre un esame fisico tipico e delle analisi di sangue e urine questi test potrebbero includere:
- Test dello stato mentale. Il medico può chiedere una serie di domande per valutare le funzioni cognitive. Si testano la memoria a breve termine, l’abilita’ di seguire le istruzioni e le capacita’ di risoluzione dei problemi. Test specifici includono il mini-mental (MMSE) ed il mini-cog.
- Esami neurologici. Nel considerare i segni di Alzheimer il medico verificherà le funzioni neurologiche, incluse le capacità di linguaggio, equilibrio, coordinazione e riflessi.
- Diagnostica Strumentale: TAC, risonanza magnetica, PET possono escludere altre cause di demenza – come tumori o ictus.
La malattia Alzheimer può’ andare avanti a lungo e durante questi anni c’e’ bisogno di essere continuamente affiancati ad un medico. E’ fondamentale che voi troviate un professionista con cui instaurare un rapporto di reciproca fiducia ed empatia.
Non ignorate gli indicatori dell’Alzheimer
Alcune persone si sentono invalidate all’idea di essere affette da Alzheimer, altre non vogliono ammettere che qualcosa non va, altre infine, dal momento che non esiste una cura, sentono che non ha senso affrettarsi. Queste reazioni sono assolutamente umane e comprensibili. Tuttavia, se sospettate che un vostro caro possa soffrire di Alzheimer, è necessario consultare un medico al più presto. Ecco perché:
- Potrebbe non essere Alzheimer. Altre cause potrebbero avere concorso ai sintomi di demenza. Dalla carenza di vitamine, alla depressione, all’alcool; sono molte le situazioni trattabili e la visita di un medico potrebbe risolvere il caso rapidamente.
- Il morbo di Alzheimer va diagnosticato al più presto per poter intervenire. L’Alzheimer non è curabile, ma è trattabile. Le medicine possono rallentarne la progressione anche se solo per un tempo limitato.
- Se l’Alzheimer è diagnosticato prontamente, potete organizzarvi per poterlo gestire al meglio. Accettare la diagnosi è difficile, ma è necessario sia per il bene dei vostri cari, sia per pianificare meglio la vostra vita, la gestione del malato, le condizioni del futuro.
Non ignorate i possibili segni della malattia. Non aspettate il verificarsi di una crisi per consultare il medico. Tante volte i familiari potrebbero facilitare il trattamento con una pronta diagnosi. Se avete dei dubbi, o volete rassicurarvi, per il bene dei vostri cari, parlatene con un medico.
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