Scritto da: Staff Medelit
Sorridere, sorridere e ancora sorridere.
In uno studio longitudinale dell’Università di Berkeley sono stati esaminati i sorrisi degli studenti di un vecchio annuario scolastico, misurandone quindi il loro benessere attuale ed i successi ottenuti nel corso della vita.
Attraverso la misurazione dei sorrisi delle fotografie, gli studiosi sono stati in grado di fare delle previsioni: longevità e serenità della vita matrimoniale, come avrebbero registrato alti punteggi rispetto ai livelli di benessere e felicità, e come sarebbero stati per gli atri un punto di riferimento ed ispirazione.
I soggetti più sorridenti presentavano consistentemente risultati migliori in tutti gli aspetti sopracitati.
Ancora più sorprendente è stato un progetto di ricerca nel 2010 alla Wayne State University che ha esaminato le carte di gioco dei giocatori di baseball della Major League del 1952.
Lo studio ha trovato che l’ampiezza del sorriso di un giocatore può realmente prevedere la durata della sua vita! I giocatori che non sorridevano nelle loro immagini hanno vissuto una media di soli 72,9 anni, mentre i giocatori con un sorriso raggiante presentavano un’aspettativa di vita superiore, con una media di 79,9 anni.
I poteri del sorriso possono incidere positivamente su quasi tutte le nostre relazioni sociali e sorridere per noi è davvero una cosa positiva.
Sorprendentemente, noi nasciamo sorridendo. La Tecnologia 3-D ecografia mostra che i bambini già nella fase di sviluppo nel grambo materno, sorridono. Dopo che sono nati, i bambini continuano a sorridere (inizialmente per lo più nel sonno) e anche i bambini ciechi sorridono in risposta al suono della voce umana.
Il sorriso è anche una delle fondamentali espressioni degli esseri umani. Paul Ekman (esperto leader a livello mondiale sulle espressioni del viso), ha condotto una serie di studi in Papua Nuova Guinea, dove ha scoperto che i membri della tribù Fore (del tutto isolata dalla cultura occidentale e nota per a suoi riti di cannibalismo) descrivevano mediante il sorriso i loro diversi stati d’animo, utilizzandolo quindi come vero e proprio mezzo di comunicazione.
Sorridere non è solo un mezzo universale di comunicazione, ma è anche tra qelli più utilizzati. Più del 30% di delle persone sorride più di 20 volte al giorno e meno del 14% di noi sorride meno di 5 volte al giorno.
In realtà tra noi umani coloro che più utilizzano i poteri del sorriso sono proprio i bambini che arrivano a sorridere anche fino 400 volte al giorno!
Vi siete mai chiesti perché quando si sta intorno ai bambini che sorridono, si è portati a sorride piu’ facilmente? Due studi a partire dal 2002 e nel 2011 all’Università di Uppsala in Svezia hanno confermato che i sorrisi altrui di fatto vanno a ridurre il controllo che solitamente abbiamo sui nostri muscoli facciali, portandoci così a sorridere con piu’ facilità.
In una ricerca effettuata presso l’Università di Clermont-Ferrand in Francia, ai soggetti è stato chiesto di distinguere i sorrisi veri da quelli falsi, nel contempo tenendo una matita in bocca per reprimere i muscoli coinvolti nel sorriso. Senza la matita in bocca, i soggetti sono stati giudici eccellenti, ma con la matita in bocca la loro analisi è stata piu’ difficoltosa.
Una ricerca di Echnische University di Monaco di Baviera in Germania. In uno studio del 2009, gli scienziati utilizzarono la risonanza magnetica funzionale per misurare l’attività cerebrale nelle regioni di elaborazione emotiva del cervello prima e dopo un’iniezione facciale di tossina botulinica (farmaco in grado di sopprimere i muscoli). I risultati hanno dimostrato che il feedback facciale di fatto è in grado di modificare i processi neuronali cerebrali associati alle emozioni, attivandoli quando sorridiamo.
Il sorriso ha dei veri e propri effetti terapeutici noti: riduce i livelli degli ormoni dello stress (es. Coritosolo e adrenalina), incrementa i livelli delle endorfine ed abbassa la pressione sanguigna.
Se questo non bastasse, un sorriso ci fa apparire in modo positivo agli occhi degli altri. Un recente studio del Penn State University ha confermato che quando sorridiamo non solo sembriamo più simpatici e cortesi, ma siamo realmente percepiti come più competenti.
Così se si vuole sfruttare una “supermedicina” per aiutare sé stessi o gli altri a vivere una vita più longeva, sana, serena e felice, ci si deve semplicemente ricordare di… SORRIDERE.
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