HIV: riscontri positivi dalla cura domiciliare
Scritto da: Staff Medelit
Attualmente 33 milioni di persone soffrono di HIV/AIDS; questo mette sotto pressione i sistemi sanitari di tutto il mondo, soprattutto quelli dei paesi in via di sviluppo. In molte nazioni la cura domiciliare rappresenta un’alternativa più che valida all’ospedalizzazione. I servizi offerti a casa includono l’assistenza psicologica e pratica nella gestione della malattia e delle cure, l’assistenza medica, in questo caso generalmente è il medico infettivologo, in modo da migliorare la qualità di vita dei pazienti che rimangono nel proprio contesto familiare, riducendo i costi e la pressione di un ricovero.
Secondo l’ultima Cochrane Systematic Review, e tenendo conto di quanto ammesso dagli stessi pazienti sottoposti all’analisi, la cura domiciliare dell’HIV/AIDS migliora nettamente l’autocoscienza dei malati e li porta ad aderire maggiormente al programma di cura, oltre ad influire positivamente sulla stigmatizzazione, le preoccupazioni ed il funzionamento fisico degli stessi. Sfortunatamente non aiuta a migliorare i sintomi depressivi, l’umore o la salute generale.
Gli studiosi sottolineano l’importanza e la necessità di ampliare l’analisi ai paesi meno sviluppati, dove la malattia è maggiormente diffusa. Inoltre, sarebbe auspicabile concentrare la ricerca sugli effetti della cura domiciliare nel combattere la malattia e l’inevitabile morte che è oggi ad essa legata.
In Italia, nella città di Milano, è attivo un servizio privato che fornisce il medico infettivologo a domicilio, l’assistenza infermieristica e psicologica per meglio gestire le problematiche del paziente.
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