Scritto da: Staff Medelit

Un recente studio pubblicato da un gruppo di ricerca dell’Università del Minnesota conferma in via definitiva l’associazione tra esposizione alle lampade solari ed aumentato rischio di melanoma, la peggiore forma di tumore cutaneo.
Lo studio, che ha coinvolto più di 2200 cittadini del Minnesota tra casi e controlli, è il più grande pubblicato ad oggi ed ha evidenziato:
Che le persone che fanno utilizzo anche saltuario delle lampade solari hanno un rischio aumentato del 74% di sviluppare un melanoma cutaneo e, indipendentemente da età e razza, i soggetti che si espongono ai lettini abbronzanti frequentemente (oltre le 50 ore/anno oppure l’utilizzo regolare per più di 10 anni) hanno una probabilità da 2.5 a 3 volte superiore di sviluppare un melanoma cutaneo rispetto a chi non ne ha mai fatto utilizzo.
La Dott.ssa Lazovich, Professoressa di Epidemiologia della Scuola di Igiene Pubblica e responsabile del gruppo di studio ha inoltre rivelato che l’aumento del rischio persiste con tutti i tipi di lampada solare (sia UVA che UVA+UVB), rendendo di fatto tutte le lampade abbronzanti pericolose  e che il rischio di sviluppare un melanoma non è tanto associato al tipo di apparecchio, all’etnia o all’età in cui una persona inizia ad esporsi quanto alla frequenza assoluta con cui vengono eseguite le lampade.
L’incidenza di melanoma negli Stati Uniti, come nel resto del mondo, ha mostrando un rapido incremento negli ultimi anni ed anche se rappresenta solo il 4% di tutte le forme di tumorali maligne della cute, la sua aggressività e scarsa risposta alle terapie (causa il 79% dei decessi associate a cancro della pelle) lo rende particolarmente temibile.

Referenze bibliografiche:
DeAnn Lazovich, Rachel Isaksson Vogel, Marianne Berwick, Martin A. Weinstock, Kristin E. Anderson, Erin M. Warshaw. Indoor Tanning and Risk of Melanoma: A Case-Control Study in a Highly Exposed Population. Cancer Epidemiology, Biomarkers and Prevention, 2010; 1055-9965.