Scritto da: Staff Medelit

Misurare la Pressione Arteriosa a tutte le ore del giorno e della notte.

E’ questo quello che viene fatto con l’esame holter pressorio o, misurazione della pressione nelle 24 ore. Il tutto avviene grazie ad un piccolo apparecchio che è in grado di registrare i valori della pressione durante tutto il corso della giornata, anche durante il sonno. I dati così ottenuti vengono trasferiti su computer ed analizzati da un medico, generalmente uno specialista cardiologo.

Nel corso di in una recente intervista da parte del Dottor Henry Black, professore di Medicina alla New York University School of Medicine e presidente uscente dell’American Society of Hypertension, e dal Dottor William White editore della rivista scientifica Blood Pressure Monitoring è stato fatto il punto sull’utilità dell’ABPM (Ambulatory Blood Pressure Monitoring) o Holter pressorio.

Molte persone ipertese riferiscono di avere valori pressori sempre nei limiti, tranne quando la pressione viene misurata in ambulatorio (ipertensione da camice bianco). Questa è proprio una delle situazioni in cui l’utilizzo dell’holter appare particolarmente utile, “i miei valori di pressione sono alti sempre o solamente in alcuni momenti della giornata?”.

E’ sicuramente possibile effettuare una serie di misurazioni “a campione” nel corso della giornata ma, perchè possano dare dei rislatati il più possibile veritieri e attendibili è necessario che questi ultimi vengano annotati su carta, presi in orari il più possibile costanti e per un certo numero di giorni consecutivi, secondo il Dr White il almeno 7-10 giorni di misurazioni effettuate in questo modo.

Circa due anni fa l’approccio dell’American Heart Association per controllare la pressione dei pazienti ipertesi era quello di effettuare due misurazioni consecutive appena svegli , da seduti e rilassati, prima dell’assunzione dei farmaci antiipertensivi, la stessa cosa andava effettuata la sera in caso i farmaci della terapia fossere presi due volte al giorno, questi controlli avvenivano periodicamente per circa due settimane.

Il dottor White parla di ipertensione mascherata, cioè persone ipertese che in realtà ai controlli pressori ambulatoriali risulterebbero nella norma, il 4-7% della popolazione rientrerebbe in questo gruppo. Sostanzialmente l’opposto dell’ipertensione da camice bianco di cui sopra. Questo, accadrebbe in quelle persone che si trovano a proprio agio dal proprio medico curante o dal medico in genere, si siedono e si rilassano e la loro pressione è nella norma. Usciti dall’ambulatorio tornano a lavoro ed iniziano nuovamente la loro routine quotidiana spesso stressante; altri escono e si accendono una sigaretta e via discorrendo. Questi sono soggetti a rischio pur non sapendolo.

White raccomanda un esame holter pressorio soprattutto in soggetti giovani, magari in quei neolaureati che, finita l’università riducono drasticamente la loro attività sportiva per motivi il più delle volte legati ad impegni di lavoro, ebbene, questi sono i classici soggetti che magari per anni non controllano più la loro pressione, magari fino ai 40-50 anni. Proprio in questo lungo periodo di tempo White suggerisce di effettuare il monitoraggio pressorio, esame tutto sommato non costoso, facile da effettuare e da prenotare. Generalmente ci si reca in ospedale od in ambulartorio per posizionare l’apparecchio, si ritorna il giorno successivo e quindi un ultima volta per ritirare gli esiti.

Anche le persone con pochissimo tempo a disposizione possono ovviare facendosi portare e ritirare l’holter direttamente al proprio domicilio o sul posto di lavoro.

Altro gruppo di persone preda dell’ipertensione mascherata sono gli ipertesi già in terapia farmacologica, con valori pressori ritenuti sotto controllo in base a quanto misurato in ambulatorio, le analisi del dottor White suggeriscono che un paziente iperteso su tre in realtà non ha valori pressori ben controllati.

Fonte: Medscape Cardiology maggio 2010.