Scritto da: Staff Medelit

Parlando di coliche neonatali viene da pesare ad un problema di aria nel pancino, in realtà oggi il termine “colica” viene usato per descrivere tutti quei casi in cui il neonato piange in modo inconsolabile , molto spesso  negli stessi orari tutti i giorni.
La definizione più comune di colica è: pianto inconsolabile per 3 o più ore al giorno per almeno 3 giorni la settimana e per più di tre settimane, in un neonato altrimenti sano e ben nutrito.
La colica può diventare un serio motivo di stress sia per voi sia per il vostro bambino, ma consolatevi perchè generalmente ha vita breve! Nell’arco di qualche settimana o mese le coliche finiscono e avrete superato la prima vera difficoltà di neogenitori.

Lamenti e pianti sono normali nei neonati, ed un neonato “piagnucolone” non necessariamente è affetto da coliche. Se il neonato è ben nutrito e sano, i segni di colica possono includere:

Crisi di pianto ripetute e prevedibili. Nelle coliche neonatali, le crisi di pianto si presentanto intorno allo stesso orario tutti i giorni, generalmente verso pomeriggio-sera. Possono durare da qualche minuto a più di tre ore. Il pianto inzia generalmente in modo repentino e senza motivo apparente. Verso la fine della colica il bambino potrebbe scaricarsi o avere un passaggio di gas.
Pianto incontrollabile ed inconsolabile. Il pianto da colica è intenso e generalmente acuto. Il neonato potrebbe diventare rosso in viso e può diventare estremamente difficile se non impossibile calmarlo.
Cambiamenti di postura: spesso il bambino in preda ad una colica tenderà a ripiegare le gambe verso il tronco, a stringere le mani a pugno e a tendere i muscoli addominali.
Circa il 25% dei neonati viene colpito da coliche neonatali. Queste si presentano generalmente poche settimane dopo la nascita e tendono a regredire dopo il terzo mese di età ed anche se in alcuni casi possono persistere più a lungo, nel 90 % dei casi le coliche spariscono entro i 9 mesi di vita al massimo.

Quando rivolgersi al medico:
Se avete il sospetto che il pianto sia dovuto ad una caduta, malattia o lesione.
Se il pianto si associa anche a dei cambiamenti nelle abitudini alimentari, nel comportamento o nel ritmo sonno-veglia del vostro bambino.
Cause delle coliche neonatali:
Le cause della colica neonatale sono sconosciute. I ricercatori hanno esplorato numerose possibilità, incluse le allergie, intolleranza al lattosio, immaturità del sistema digestivo neonatale, ansietà materna ed il modo in cui il neonato viene nutrito e confortato. Tuttavia è ancora un mistero come mai alcuni neonati soffrano di coliche ed altri no.

Fattori di rischio:
Sono state avanzate moltissime teorie sui fattori di rischio per le coliche neonatali, ma la sola per la quale si abbiano dei dati più certi è che il fumo materno durante la gravidanza ed allattamento sono associati ad un maggiore rischio per il neonato di sviluppare le coliche. False restano invece le idee che le coliche siano più frequenti nei primogeniti o nei bambini allattati artificialmente. D’altra parte anche il sesso dei neonato e la dieta materna non sembrano influenzare l’instaurarsi delle coliche.

Complicanze:
Le uniche complicanze che possono derivare dalle coliche neonatali riguardano il già delicato equilibrio famigliare nei primi mesi dopo la nascita. Le coliche possono infatti creare grande frustrazione nei genitori che possono presentare più frequentemente episodi di depressione o più raramente anche segni di aggressività nei confronti del neonato. In questi casi è sicuramente una buona idea richiedere aiuto. Il quadro è generalmente noto come depressione post partum e può coinvolgere anche i neo papà.

Cosa fare:
Per prima cosa è bene capire quali siano gli schemi di pianto presentati dal vostro bambino: quando e quanto spesso avvengono? Quanto durano? Il bambino ha dei comportamenti particolari prima, durante o dopo la colica?
Tenete traccia dei metodi che avete provato ad utilizzare per tranquillizzare il bambino ed i risultati ottenuti.
Osservate gli orari dei pasti e le abitudini alimentari del vostro bambino, oltre che l’andamento del peso.
Con queste informazioni in mano potrete riveolgervi al pediatra per meglio comprendere se vostro figlio soffra effettivamente di coliche neonatali. Il medico potrà visitare il neonato per escludere altre possibili cause di malessere. Nel caso in cui vi sia effettivamente il sospetto di coliche neonatali potrete chiedere al medico cosa aspettarvi, come gestirle e che soluzioni adottare.

Trattamento delle coliche:
Non esiste trattamento che elimini le coliche neonatali. Le coliche regrediscono da sole generalmente non oltre il terzo mese di vita. La maggior parte delle persone che vi circondano vi riferirà che “dopo uno svariato numero di tentativi con gli intrugli più strani” è riuscita a risolvere le coliche neonatali con qualche “magica terapia”. Tenete in considerazione che nella quasi totalità dei casi i genitori passano settimane a tentare con diverse terapie ed il problema molto probabilmente si è risolto non per l’efficacia della “cura” magica tentata per ultima ma perché con il passare del tempo le coliche si sono risolte da sole!
I farmaci disponibili sul mercato non hanno efficacia provata ed alcuni hanno effetti collaterali piuttosto importanti.
Alcune ricerche hanno ultimamente suggerito l’efficacia di trattamenti a base di probiotici, che aiuterebbero a mentenere una flora batterica intestinale equilibrata. Tuttavia sono indispensabili maggiori ricerche per determinarne la reale utilità.
In qualsiasi caso è meglio interpellare il medico prima di tentare con qualsiasi terapia farmacologica.
Anche se non si possono eliminare, ogni genitore trova un suo modo di affrontare le coliche del proprio bambino e dei metodi utili nel gestirle. Cercate di non disperare e di non perdere la pazienza. Se arrivate al limite di sopportazione cercate di farvi dare il cambio da qualcun altro e di prendervi qualche momento per recuperare la calma. Ricordate che le coliche generalmente regrediscono entro i 3-4 mesi di vita e molto spesso questo avviene ancora prima.

Consigli utili per affrontare le coliche:
Controllare che non ci siano altri motivi di sconforto per neonato (fame/pannolino sporco o altro).
Creare un’atmosfera rilassata. Se siete stressati ed ansiosi il vostro bambino lo percepirà. Se stress e/o depressione diventano un problema rivolgetevi ad uno psicologo o ad un medico.
Confortate il bambino e tenetelo in braccio o in una fascia portabebè. A volte è utile tenere il bambino in braccio ma tenete presente che spesso questo non è sufficiente a calmare il pianto. Se superate i limiti di pazienza piuttosto, dopo essersi accertati che non ci siano altri motivi di pianto, è meglio lasciare il bambino nella sua culla ed allontanarsi per una decina di minuti in modo da avere il tempo di calmarsi. Mai scuotere il neonato.
Allattate il bambino. Se pensate che abbia fame, provate ad attaccare il bambino al seno, mantenendolo in una posizione piuttosto verticale ed aiutandolo a fare il ruttino spesso. Può essere utile svuotare un seno completamente prima di passare all’altro visto che l’ultimo latte a fuoriuscire è più nutriente e ricco rispetto al primo.
Provate a dargli il ciuccio. Per molti neonati ha un effetto tranquillizzante.
Tenete il bambino in movimento. Provate a tenere il bambino a pancia in giù sulle ginocchia, ondeggiandole lentamente oppure provate a passeggiare con il bambino in braccio o a metterlo in un dondolo.
Provate con la musica. Cantare una ninna nanna può servire anche a voi per mantenere la calma.
Aumentate il rumore di fondo. Alcuni bambini piangono di meno quando sentono rumore di fondo. Provate ad emettere un continuo “shhhh” mentre camminate con lui o mettete della musica rilassante di fondo o accendete qualche utensile che faccia un rumore ripetitivo e ritmico. L’importante è che siano rumori rilassanti.
Provate con un bagnetto caldo ed un massaggio soprattutto sulla pancia.
Se allattate al seno provate a cambiare dieta (nb: la vostra). Non ci sono prove scientifiche certe, ma potrebbe essere utile elimiinare latticini, agrumi, cibi piccanti o contenenti caffeina. Se usate un biberon provate a cambiare tipo di bottiglia/tettarella.
Time-out. Amici, famigliari, vicini di casa sono spesso disponibili ad aiutare. L’importante è che si tratti di una persona tranquilla e possibilmente che ne intervenga una alla volta così da non creare troppo “movimento” attorno al bambino. Se riuscite a farvi dare il cambio da qualcuno di fidato per qualche ora vi potrà sicuramente fare del bene. Anche per le mamme che allattano in caso di necessità può essere utile raccogliere il latte e lasciare il bambino al papà per la notte così da riuscire a dormire qualche ora in più e recuperare l’energia.

Medicina Alternativa:
Alcuni dei rimedi alternativi riportati dai genitori (tuttavia non supportati da evidenze scientifiche) sono:
Tisane e rimedi vari a base di erbe (es. semi di finocchio)
Assunzione di glucosio
Massaggio neonatale
Osteopatia neonatale
Alcune forme di terapia alternative possono anche essere pericolose ed interferire con l’allattamento quindi comunque è meglio chiedere consiglio al medico prima di provarle.
Importante è ricordare che le coliche passano e che bisogna di mantenere la calma. Se ritenete di essere al limite di sopportazione rivolgetevi ad aiuto medico o psicologico, ricordandovi che anche per le persone più forti e pazienti le coliche neonatali possono diventare una seria prova.